Mobilità sostenibile e Confartigianato
Uno dei temi caldi discusso nelle giornate di festival è stato quello della mobilità elettrica. Si è voluto portare l’attenzione degli imprenditori sull’evoluzione già ben avviata nel settore auto, sulle necessità di aggiornamento e anche sulle opportunità legate all’innovazione tecnologica che coinvolge case produttrici e il cosiddetto after market cioè chi fornisce servizi di post vendita.
Il cambio di rotta è richiesto dalle direttive europee sulle emissioni dei motori endotermici sempre più stringenti, dai blocchi del traffico, dai recenti limiti alla circolazione dei diesel euro 3 ma innanzitutto dalla gravità della concentrazione di polveri sottili nell’aria.
Le iniziative di Confartigianato
“Servono incentivi e un’adeguata programmazione per favorire il processo di conversione a favore della mobilità elettrica” ha ribadito il presidente provinciale Agostino Bonomo. Confartigianato ha richiesto che il cambio di rotta sia accompagnato da norme e interventi agevolativi. Infatti il cambiamento è difficilmente attuabile se non è sostenuto da adeguate misure e incentivi.
Confartigianato, nel percorso avviato con Futuro Elettrizzante nel 2011, ha raccolto non solo l’impegno della maggioranza dei comuni a collaborare ma ha mosso anche passi concreti come la posa di una prima rete di colonnine per la ricarica elettrica collocate in modo da avere in provincia punti di approvvigionamento ad una distanza tra essi di circa 40 km e ha promosso attivamente la diffusione di Re-born un innovativo sistema per la trasformazione dei motori endotermici in motori a trazione elettrica.
Cesare Fumagalli segretario generale di Confartigianato ha sottolineato la capacità di innovazione sviluppata dalle piccole e medie imprese italiane e la capacità del sistema Confartigianato di stimolarla puntando sulla tecnologia e sulla sostenibilità ambientale.
Autostrade e innovazione
Il progetto definitivo del prolungamento a nord della A31 è uno dei primi esempi in Italia di applicazione del “Bim-Building information model” nella progettazione di una grande opera. Questo sistema che permette di gestire l’intero ciclo di vita utile dell’infrastruttura, dalla sua programmazione alla sua dismissione, passando per costruzione, collaudo, trasferimento e gestione, potrà evitare ritardi, errori di progetto e vuoti di comunicazione, agevolare la valutazione della sostenibilità dell’opera, dell’impatto ambientale, della sicurezza e infine migliorare la programmazione della manutenzione.
Pietro Masoli di Autostrade Brescia-Verona-Vicenza-Padova sostiene “nella nostra visione c’è questa piattaforma per uno sviluppo tecnologico. Sul completamento nord della Valdastico vogliamo predisporre tutto quello che servirà per un futuro che oggi ancora non riusciamo a definire, ma iniziamo a immaginare e ovviamente questo porterà all’ammodernamento di quello che sarà il resto della nostra infrastruttura autostradale.”
Giuseppe Mastroviti, direttore esercizio dell’A35 BREBEMI:”Per il 2019 dovremmo dotare le nostre aree di servizio dell’erogazione a metano liquido ed entro il 2019 anche di ricariche per auto elettriche.”
L’autostrada A35 è protagonista di un progetto di elettrificazione di 3 chilometri nel tratto che collega Milano e Brescia ed è destinata a diventare la prima eHighway d’Italia. Ne parla così Mastroviti: “Intanto abbiamo avviato con il nostro concedente la progettazione e sperimentazione del primo tratto elettrico sul territorio italiano di un’autostrada che ha al di sopra un cavo elettrico che permette ai camion e alla trazione pesante di potersi ricaricare e viaggiare in elettrico.” Il progetto consiste proprio nell’installazione di una rete di cavi per l’alimentazione di tir elettrici o ibridi che potrebbero così viaggiare come fossero enormi filobus a trazione elettrica abbattendo le emissioni di CO2.
Luigi Battistolli presidente di ACI sottolinea “lo sviluppo dell’elettrico deve andare avanti ma al momento vi sono urgenze più immediate per abbattere l’inquinamento: occorre procedere al rinnovo del circolante italiano attraverso la rottamazione delle auto vecchie con incentivi”.
La guida diventerà sempre più autonoma ma servirà anche una riflessione sulle norme del codice della strada. In caso di incidente chi sarà il responsabile? L’intelligenza artificiale saprà scegliere cosa fare in caso di inevitabile incidente per cercare il danno minore? Questi alcuni dei quesiti e delle provocazioni emerse nel corso dei diversi appuntamenti.
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