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CI.TE.MO.S. TESTA UN VEICOLO COMMERCIALE ELETTRICO PER LE CONSEGNE NEI MANDAMENTI DI CONFARTIGIANATO VICENZA

Nonostante manchino ancora diversi mesi al Festival CI.TE.MO.S., che vedrà la sua terza edizione a Vicenza tra il 4 ed il 12 ottobre, e l’intero team stia lavorando incessantemente nell’organizzazione degli eventi proposti durante la kermesse dedicata all’innovazione e alla mobilità sostenibile, siamo comunque riusciti a ritagliarci del tempo per realizzare qualcosa a cui stavamo mirando da tempo.

Finalmente abbiamo potuto testare, come dice il titolo dell’articolo, un veicolo commerciale completamente elettrico, approfittando del turno di consegna materiali che almeno un paio di volte la settimana parte dalla sede centrale di Vicenza dell’Associazione e attraversa l’intero territorio, spaziando dalla pianura alla montagna.

Come tutti i cultori di mobilità sostenibile sapranno, i percorsi di montagna sono i campi di prova d’eccellenza per le prestazioni di un veicolo elettrico, in quanto solo in questi frangenti è possibile realmente valutare le prestazioni di un motore messo a dura prova dalla pendenza e dal peso trasportato.
Volendo complicare leggermente le cose abbiamo deciso di procedere a pieno carico, trasportando il comprensivo di un’intera settimana di consegne (all’incirca 547kg di materiale).

Il veicolo che ci ha accompagnato in quest’avventura, ovvero un Nissan e-NV 200, è stato gentilmente prestato dalla concessionaria Roscini Veicoli Industriali ed è stato condotto nella maggior parte del suo tragitto da Alberto Baldazzi, Amministratore di Bici&Motori e grande amico di CI.TE.MO.S.
Il Nissan e-NV 200 dimostra le caratteristiche tecniche di un qualsiasi furgone commerciale, montando una batteria da 40kw/h capace di sostenere un carico utile massimo di circa 700kg.

Le tappe interessate, partendo dalla sede storica dell’Associazione in Via Fermi 134 a Vicenza, sono state appunto le sedi mandamentali di Sandrigo, Breganze, Thiene, Malo, Schio, Arsiero, Asiago, Marostica, Bassano del Grappa e Belvedere di Tezze, con arrivo sempre a Vicenza dopo circa 198km di strada percorsa.
Il tratto di maggior interesse è stato quello del “Costo”, ovvero un percorso di circa 18km che da Cogollo del Cengio si arrampica sulle montagne, fino ad arrivare a Tresché Conca nel comune di Roana fino ad Asiago; percorso il cui dislivello si attesta attorno ai 900 metri con punti di pendenza che variano dal 18 a 32%.

Partendo con una carica del 98% siamo ritornati alla base con circa il 17% di energia restante, senza aver effettuato “rabbocchi” durante il tragitto e rispettando i limiti, con una velocità media di 55/60 km/h.

Clicca QUI per vedere il servizio dedicato.

HYPERLOOP: QUANDO IL FUTURO DIVENTA REALTÀ

Vi è mai capitato di guardare alla TV una puntata di Futurama?
Vi siete accorti di quei lunghi tubi trasporta passeggeri che si articolano lungo tutta la città di Nuova New York?

Ebbene si, l’idea di fondo impiegata da Hyperloop è praticamente la stessa: tubi depressurizzati per evitare l’attrito con l’aria in cui vengono trasportati oggetti ad alta velocità, in questo caso dei vagoni, o per meglio dire “capsule”.
Tali capsule sono modulabili, e quindi adatte a spazio per il trasporto umano, come per quello di merci e veicoli.
Ma la rivoluzione, come letteralmente la intendiamo, deriva dall’elevata velocità di percorrenza dei tratti, circa 1200km/h.

Gabriele “BIBOP” Gresta, Co-founder e Chairman di Hyperloop, incontrato a Verona lo scorso 15 maggio in veste di relatore per l’ AUTOMOTIVE DEALER DAY, ci presenta questa proposta innovativa, altamente futuristica eppure reale.

Hyperloop si pone come una delle soluzioni più innovative e la prossima frontiera del trasporto, proponendo una soluzione che permetterà di ridurre il tempo nei grandi spostamenti e abbattendo i consumi energetici, oltre che l’inquinamento.

L’ideazione dei tubi prevede l’impiego di una tipologia di bio-cemento capace di assorbire l’anidride carbonica quanto di reggere attività sismiche fino al nono grado della scala Mercalli.
La struttura di questi tubi permetterebbe, grazie ad una combinazione di effetto vuoto e levitazione elettromagnetica nonché del peso ridotto della capsula (prodotta in carbonio), di impiegare solo il 5% dell’energia attualmente adoperata per muovere un treno, evitando inoltre disagi dovuti ai quotidiani problemi di coincidenze di linea.

Due elementi su cui Hyperloop ha fortemente puntato sono l’abitabilità (anche tecnologica) della capsula, che permetterà al passeggero di scegliere quale panorama vedere dal proprio finestrino attraverso uno schermo a definizione 8k (essendo il “vagone” spinto all’interno di un tubo ad altissima velocità sarebbe infatti impossibile per l’occhio umano riuscire a sopportare lo stimolo visivo) , e la sicurezza con piattaforme di sicurezza e d’uscita ogni 30 metri.

Hyperloop sta lavorando su scala mondiale nella realizzazione di linee ad hoc, tra le quali la più famosa è quella che verrà inaugurata ad Abu Dhabi nel 2020 in occasione dell’EXPO.

Cos’altro ci riserverà il futuro, oltre alla possibilità di poter partire da New York e raggiungere Los Angeles in poco più di 4 ore?

Restate sintonizzati per scoprire alcune novità sull’edizione 2019 del Festival CI.TE.MO.S. , che avrà luogo a Vicenza tra il 4 ed il 12 ottobre.

 

LE NUOVE FRONTIERE DELLA GUIDA AUTONOMA

La visita alla Gläserne Manufaktur di Dresda, lo scorso marzo, ci ha permesso di ammirare l’enorme sforzo con cui il gruppo Volkswagen sta cercando d’innovare il mondo della guida autonoma.

Il frutto dell’ambizioso progetto avanzato da VW in materia di guida autonoma è SEDRIC (acronimo di Self-Driving Car), un veicolo che propone con forza la guida completamente automatizzata quale punta di diamante della strategia di business del gruppo per il lungo-medio termine.
L’elemento cardine del progetto “Together – Strategy 2025” è l’avanzatissima tecnologia di cui dispone il prototipo in oggetto; tecnologia che permetterebbe un livello di guida autonoma pari a 5 (tradotto per i neofiti in: “non serve un conducente umano al volante”).
Dal 6 marzo 2017, ovvero la prima presentazione mondiale del prototipo, avvenuta in occasione del Salone dell’ Auto di Ginevra, il gruppo ha avuto modo di progredire nel miglioramento di un sistema integrato che ottimizzi la telemetria ambientale, l’analisi del traffico e gli algoritmi d’auto-pilotaggio.
Diversi sono i modelli prodotti ed esposti: dal SEDRIC originale, al SEDRIC 42 (ispirato esteticamente a “Herbie: un maggiolino tutto matto!”), alla versione Nightlife (per i viveur della movida notturna), alla versione Scuolabus … fino ad arrivare a SEDRIC Active, il modello presentato al CEBIT 2018 quale versione ideata per tutti gli appassionati di sport e attività outdoor.
SEDRIC Active sarebbe stato concepito come un mezzo adibito al trasporto, in piena sicurezza, di tutti quegli sportivi, agonisti o amatori, che necessitano di riposo e concentrazione, prima di cimentarsi in una performance adrenalinica. La concettualizzazione degli spazi, interni ed esterni, ha tenuto conto anche della mole di attrezzi che lo sportivo può trasportare con sé, come tavole da surf e windsfurf, bici, canoe, gommoni e kayak.
Chiamare il mezzo, impostare la destinazione e avviare il percorso è facile come utilizzare l’app di uno smartphone.
È appunto tramite l’applicazione Volkswagen OneButton, accessibile da qualsiasi device, che si potranno utilizzare questi mezzi futuristici, pensati per ridurre gli incidenti e permettere ai passeggeri di potersi dedicare ad altro durante gli spostamenti.

Quali sorprese ci riserverà il futuro?
E quali altre provenienti dal passato si presenteranno al Festival CI.TE.MO.S. 2019, che quest’anno si svolgerà a Vicenza tra il 4 e il 12 ottobre?

 

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